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giovedì 29 dicembre 2011

QUADROTTI AI FRUTTI DI BOSCO


INGREDIENTI (per 14 quadrotti + parecchi ritagli OPPURE per una teglia da 26cm di diametro):
Per la crema:

60 g di cocco grattugiato
250g di ricotta
8 g di colla di pesce (4 fogli Dolciando&Dolciando)
120ml di panna
100g di zucchero a velo
200g yogurt bianco
200g philadelphia

Per la base:

150g di biscotti (potete usare in alternativa una base di pan di spagna gia' pronta)
60g burro

Per la copertura ai frutti di bosco:

250g di frutti di bosco (io ho usato quelli surgelati) + 50g per decoro
3 cucchiai rasi di zucchero
1 cucchiaio colmo di fecola di patate

PREPARAZIONE
Iniziare con la base: ridurre in polvere i biscotti Digestive (io li ho frantumati a mano dentro un canovaccio pulito). Aggiungervi il burro fuso e amalgamarlo con un cucchiaio. Disporre il composto così ottenuto in una teglia a cerchio apribile, schiacciando e livellando bene la base con il dorso di un cucchiaio. Porre il tutto a raffreddare in frigorifero per almeno mezz’ora.
Intanto preparare la crema: mettere la colla di pesce ad ammorbidire in una ciotola d’acqua fredda per 10 minuti (come da istruzioni); nel frattempo, montare la panna in una ciotola capiente; unire il formaggio Philadelphia con la ricotta, mescolare delicatamente per amalgamare i due formaggi, quindi aggiungere lo yogurt. Incorporare infine lo zucchero a velo e il cocco grattugiato, e mescolare bene.
Nel frattempo, la gelatina si sarà ammollata: strizzarla leggermente, quindi farla scaldare qualche secondo in un pentolino, a fiamma bassissima, fino a farla sciogliere; incorporarla quindi lentamente al composto, mescolando sempre.
Estrarre la base di biscotto dal frigo e disporvi sopra la crema appena preparata, avendo cura di livellarla bene con un cucchiaio. Mettere a rassodare in frigorifero per tutta la notte.
Il giorno seguente, tagliare a quadrotti.
Per la copertura ai frutti di bosco: porre i frutti in un pentolino con lo zucchero. Scaldare il tutto a fuoco dolce, quindi passare il composto al minipimer fino ad ottenere una purea. Togliere il tutto dal fuoco, quindi eliminare i semini dei frutti di bosco passando il composto attraverso un colino a maglia fine. A questo punto, aggiungere la fecola di patate e mescolare bene con l’aiuto una frusta, avendo cura di eliminare tutti i grumetti. Rimettere sul fuoco un paio di minuti e lasciare addensare. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire, continuando sempre a mescolare.
Una volta raffreddata la copertura (a temperatura ambiente), disporre un cucchiaio del composto su ogni dolcetto. Decorare con i frutti di bosco rimanenti.
Conservare in frigo fino al momento di servire.

martedì 27 dicembre 2011

CUORI VOLANTI ( romanzi su web)


Buona sera Mr. Brun, sono Jared Leto” disse stringendo la mano ad Aymon.
“Lieto di conoscerla, lei è un artista straordinario”.
“Grazie, le presento Colin Farrell”. I due uomini si strinsero la mano con i complimenti di rito e poi rivolgendosi a Jared:
“Avete pagato i biglietti??”
“Si”.
“Neanche per scherzo, sarete rimborsati… è un onore avervi qui questa sera”.
“Grazie….” rispose Jared, “la mostra è qualcosa di meraviglioso”.
“Sono contento che l’abbiate apprezzata, ero preoccupato ed invece è andato tutto bene. Io seguo l’arte moderna ed i quadri di quest’artista sono totalmente altro… mi sono tolto un peso”.
“Ha già ricevuto offerte?”
“Si molte, da domani le valuterò con calma e poi vedremo. So che lei si intende di pittura, per caso dipinge?”
“Qualcosa, non a questi livelli” disse sorridendo.
“Se in un futuro vorrà esporre i suoi quadri, mi tenga in considerazione”.
“Troppo gentile”.
“No, non sono gentile, se i suoi lavori saranno buoni sarò lieto di rappresentarla, in caso contrario non se ne farà nulla”.
“Così va meglio, mi piace essere valutato per quello che faccio, non per il mio nome. E’ tanto che conosce l’artista?”
“Quasi tre mesi…”, rispose Aymon e Jared lo avrebbe preso volentieri a cazzotti… “tre mesi… il tempo che l’ho persa di vista, goditela finchè puoi….” pensava furioso e sorridendo si rivolse a Cole:
“Conosce la… nostra Nimueh” e Cole lo guardò in modo strano.
“Nostra di chi?”
“Come di chi…” e rivolgendosi sorridendo ad Aymon.
“E’ una nostra cara amica, abbiamo passato capodanno insieme alla sua famiglia”…”stronzo tu invece ne stai fuori” pensava sorridendo.
“Il mondo è proprio piccolo…” rispose Aymon sorpreso, “vediamo se risponde al telefono così la puoi salutare”.
“Grazie… gentilissimo” rispose spostando lo sguardo sulle tele…”ora mi ammazza… quella fuori di testa mi ammazza…”
“Ciao Nimueh sono qui con due tuoi amici… Jared e Colin, ti passo Mr. Leto che ti vuole salutare”:
“Pronto…” disse cauto.
“Brutto coglione che stai combinando?” gli disse Nimueh.
“Io niente… ha fatto tutto Aymon, gli ho semplicemente detto che siamo amici tuoi e di …tutta la tua famiglia ed è stato così gentile da chiamarti…è tanto che non ci sentiamo, come stai?” chiese e la voglia di ridere lo stava uccidendo.
“Io bene, tu goditela finchè puoi, quando ti avrò davanti ti spaccherò quella faccia da ca…” Jared la bloccò:
“Sei sempre gentile, anche io tanto, tanto… beh ti passo Aymon…a presto”.
“Fottiti stronzo”, fu la risposta di Nimueh.
“Ok cara… ci sentiamo più tardi” disse Aymon e chiuse la telefonata.
“… ....
(POTETE LEGGERE L'INTERA STORIA SUL BLOG WWW.NIMUEHBLUE.BLOGSPOT.COM)

lunedì 19 dicembre 2011

MILANO BY NIGHT



Se siete a Milano per lavoro o per compere natalizie, non potete mancare di cenare una sera al LUME DI CANDELA CAFE'RENOIR
via san martino 20 pogliano milanese -mi-
20100, Milano (Milano)
Italia
Contatto telefonico:
Tel: 0293541760
Cell: 3385237454
Non rimarrete sicuramente delusi...

I LOVE PARIS




www.nimuehblue.blogspot.com per leggere dall'inizio il bellissimo romanzo web:
CUORI VOLANTI

giovedì 1 dicembre 2011

vienna a natale


Il Natale a Vienna comincia presto, a metà novembre; neanche sono cadute le foglie dagli alberi, e già vedi decorazioni natalizie, luci, bancarelle spuntare come funghi. Già da metà novembre, quando hai ancora relativamente caldo, ti trovi a bere Gluehwein, la versione crucca del vin brulè, e a mangiare Schaumrolle. Piccolo momento wikipedia sugli Schaumrolle: si tratta di rotoli di pasta, contenenti panna montata, ma stiamo parlando di un diametro di 10 centimetri, e di una lunghezza di 15. Tutta panna. Che delizia!!

martedì 22 novembre 2011

MERCATINI DI NATALE - ANNECY


l Noël des Alpes di Annecy è ormai un appuntamento irrinunciabile. Il molo delle barche ospita le suggestive bancarelle in legno di uno dei due mercatini della città, l'altro si trova presso l'Impérial Palace dove si possono gustare le famose "campane" di cioccolato pralinato. Tempo a disposizione per visitare il caratteristico e coloratissimo mercatino in un'atmosfera natalizia allietata da canti e musiche.

Annecy, è un piccolo gioiello della Francia, nota anche come la Venezia della Savoia. Si distingue per la sua bella architettura urbana, fatta di canali e piccoli ponticelli in pietra, casette colorale e negozietti d'arte. Lo scenario qui è da fiaba, una città antica avvolta dalle delicate braccia del lago di Annecy, sulla cui sponda sono situati ville e giardini, piccoli porticcioli, caffetterie e bistrot, e non ultima una numerosa colonia di cigni bianchi. Non c'è da sorprendersi se Annecy continua ad avere, ogni anno, uno dei maggiori flussi turistici della nazione.

domenica 20 novembre 2011

FATA DELLE RENNE




ttp://www.federica-thora-carmana.com/tesori.htm
Per chi ama sognare un blog veramente molto interessante dal titolo:

LA FATA DELLE RENNE

( A seguire uno spaccato...)
I Lepricani, o Lepricauni, sono spiriti fatati irlandesi, molto astuti, che in genere si trovano tra il trifoglio. Sono esseri fatati laboriosi, in genere si occupano della confezione di calzature, ma sono noti anche e soprattutto per essere custodi d'oro e altre ricchezze, che tengono in nascondigli sotteranei. Un'offerta di birra sarà loro molto gradita, ma difficilmente sarà ripagata con un po' del loro oro. Molti hanno tentato di raggirare questi esseri per ottenerne le ricchezze, ma ben pochi vi sono riusciti ed anche questi pochi hanno avuto amare sorprese: l'oro dei Lepricani, infatti, è fatato e svanisce nelle mani di coloro che riescono ad impossessarsene

FATA D

IN VISTA DEL NATALE


Luna d'argento con stelle dorate, gnomi, folletti e fatine incantate, una pioggia di auguri e un pensiero fatato per un Natale e un anno più che mai fortunato!
Tantissimi auguri di Buon Natale e felice anno nuovo.
( DAL BLOG LARAWINTER.TUMBLR.COM)

sabato 19 novembre 2011

ROMANZI DAL WEB (un pezzo della storia...)

....Non ti addormentare..” Jared si girò e vide i suoi occhi chiusi, la baciò sulla fronte e Nimueh aprì gli occhi, un dito del cantante accarezzava i contorni del viso stanco, “mi sento così superficiale, perennemente in colpa e codardo. Ti sembro abbastanza telegrafico?” chiese sorridendo.

“Non è un problema mio”.

“Lo so, ti ringrazio per il sostegno morale”, pizzicò una guancia di porcellana, lasciandole un leggero rossore ad invadere l’incarnato, “mi lascerai mai in pace?”.

“Non ci contare” schietta e dura fu la risposta, richiuse gli occhi e come un gatto godeva del contatto con Jared.

“Quello che mi fa rabbia è che non ti conosco per niente, ed ho paura a chiedere, non si sa quando sei nata, ti sei spiaccicata contro un palo, sei stata in coma, rischi la vita e non contenta, lo fai anche fuori dal lavoro, senza contare che bevevi come una spugna….. io ho il terrore di chiederti un rendiconto completo dei tuoi primi trentacinque anni di vita… o quaranta”, Jared tirò fuori la sua paura più grande, “come posso essermi invaghito di una come te, non sei nei miei standard fisici ed il tuo modo di vivere mi esaspera”......

da CUORI VOLANTI(www.nimuehblue.tumblr.com)

mercoledì 9 novembre 2011

PARIGI A NATALE



~ Gigi, film musicale di Vincente Minnelli ~

Nota in tutto il mondo come la Ville Lumière (la "città delle luci"), Parigi è una delle principali destinazioni turistiche mondiali. La città è rinomata per la bellezza della sua architettura, i suoi viali e i suoi scorci, oltre che per l'abbondanza dei suoi musei. Costruita su un'ansa della Senna, è divisa in due parti la Rive droite a nord e la più piccola Rive gauche a sud.

Un tempo capitale di un impero coloniale che si estendeva su cinque continenti, Parigi è tuttora considerata come il centro del mondo francofono ed ha mantenuto una forte posizione internazionale, ospitando il quartier generale dell'OECD e dell'UNESCO, tra gli altri. Questo, combinato alle sue attività finanziarie, affaristiche, politiche e turistiche, ha reso la città uno dei principali "hub" del mondo, e Parigi è riconosciuta come una delle poche "città mondiali".

Vedere Parigi è un pò come tornare indietro nel tempo; Gli edifici bianco-avorio lasciando intravedere lo sfarzo dei tempi passati e la storia vissuta con eventi di levatura mondiale. Camminare attraverso i grandi viali, attraverso i ponti, le chiese, le opere d' arte, i mercatini, i musei rigenera lo spirito dando un senso di eterno a tutto ciò che circonda il turista attento ad osservare i particolari di un epoca che mai ha abbandonato l' anima vera dei parigini


Anche se secondo alcuni Parigi non è più la città romantica di un tempo, la capitale francese riesce ancora a far battere numerosi cuori: non a caso è la città più visitata del mondo.
Parigi richiama molti turisti perché è ben collegata, ha ottime infrastrutture e tantissimo da offrire a livello artistico e culturale: è sempre un piacere ritornarci e scoprire qualcosa di nuovo. Sotto il periodo natalizio la ville lumiere è ancora più affascinante e magica e vale sicuramente la pena fare un giro a Place de la Concorde e sugli Champs-Élysées, decorati per più di 2 km con circa 400 alberi di Natale completamente illuminati: qui troverete tanti mercatini di Natale con prodotti tipici e artigianali.
Ma il mercatino più caratteristico è L’Arche de Noël a La Défense: non solo è il più grande di Parigi, ma anche il più bello grazie alla scenografia delle luci sui grattacieli circostanti.
Un monumento che è impossibile perdere, sia per la sua grandezza sia per la sua fama, è la Tour Eiffel: il simbolo di Parigi si veste a festa per l’occasione e di notte è completamente illuminato, come un albero di Natale (e in qualche modo ne ricorda la forma). Sapete che la Tour Eiffel è il monumento più visitato del mondo, con circa 6 milioni di visitatori all’anno?
Un’altra cosa da vedere è sicuramente la Galleria Lafayette. A dicembre, i celebri magazzini parigini brillano di luci e colori ed è uno spettacolo vedere le vetrine animate: tutte le vetrine, infatti, hanno delle piccole scene in movimento che lasciano a bocca aperta grandi e piccini.
Se poi siete in compagnia di bambini, potete anche prendere in considerazione l’ipotesi di passare qualche giorno di Natale a Disneyland Paris: qui il Natale è veramente magico con il villaggio di Babbo Natale e gli spettacoli sul ghiacci

martedì 1 novembre 2011

PROFUMO DI PROVENZA



http://oradeltea.blogspot.com/2011/03/profumi-e-colori-di-provenza.html

La provenza e' regione della Francia che amo in modo particolare, e questo blog ne riporta i colori e le ricette con molto buon gusto!

domenica 30 ottobre 2011

ROMANZI DAL WEB (un pezzo della storia...)




Se non aveste ancora avuto occasione di farlo,collegatevi sul blog:
http://nimuehblue.tumblr.com/
e provate a leggere qualche capitolo del romanzo CUORI VOLANTI.

A seguire uno spaccato del racconto:

Qualcosa in tutta quella storia non quadrava…”sette anni di relazione sono tanti… hai capito Colin Farrell e Jared Leto…e la mia Nimueh”. Marion si coricò, ma all’indomani si ripromise di parlare con Naccho di tutta quella faccenda, tanto sapeva che da Nimueh non avrebbe avuto nessuna soddisfazione.

“… vengo io da te” Jared leggeva e rileggeva il messaggio e la rabbia aumentava a dismisura, un leone in gabbia a confronto del cantante, sembrava un gatto certosino in procinto di fare le fusa. Shannon lo trovò così:

“Dopo che hai calcolato il perimetro della stanza, vestiti che dobbiamo andare in teatro” disse il batterista.

“Non sono in vena di scherzi del cazzo Shann…” ringhiò Jared.

“Se per questo nemmeno io, hai rischiato di mandare a quel paese la mia amiciza con Nimueh, invece ci sei riuscito perfettamente con la relazione di Emma e Naccho” furioso con il fratello, Shannon faceva di tutto per rimanere tranquillo. Jared lo guardò sconvolto:

“Emma e Naccho .. non capisco”.

“Te lo spiego io. Colin ha mandato il video ad Emma questa mattina ed invece di dirlo a Naccho ha preferito reggere il gioco a te, lui l’ha capito e l’ha mandata direttamente a farsi fottere…. soddisfatto?”

“Emma lo sapeva” ed incominciò ad alzare il tono della voce ” e perchè non mi ha avvisato in qualche modo, per essere una che mi regge il gioco, fa più danno che altro”.

“E quando di grazia ti avrebbe dovuto avvisare?” gridò nello stesso modo Shannon “mentre ti scopavi Nimueh o mentre eri seduto al tavolo con Nimueh.. o forse poteva dirlo a Nimueh, chiedendole la cortesia di dirtelo….”. Jared si girò a guardalo e la furia dei suoi occhi non descriveva appieno il suo stato d’animo:

“Un cavolo di messaggio, mi manda cinquantamila messaggi inutili e per uno che avrebbe potuto evitarmi una figura del cazzo come ho fatto, non ha trovato il modo di mandarmelo….” e poi si bloccò, le mani sui fianchi cercava di prendere fiato, il nervoso lo stava divorando. Shannon provò a calmarsi, affrontare Jared come stava facendo, non lo avrebbe portato da nessuna parte.

“Emma per salvarti il culo ha perso un ragazzo d’oro, aveva capito che, il messaggio ed il regalo sarebbero arrivati dopo la partenza degli Ariarani, Colin l’ha chiamata alle sette ed alle dodici era al tavolo con noi, probabilmente era già in Francia, quando si è sentito con Emma” raccontò Shannon “l’irlandese ci ha colto tutti di sorpresa…..” concluse infine esausto.

Che dire della storia in 3 parole?? ROMATICO, DIVERTENTE, AVVINCENTE!!!

martedì 25 ottobre 2011

FRITTELLE DOLCI DI ZUCCA


Ingredienti per 50 frittelle circa:

La scorza di 2 arance
250 gr di farina
una bustina di lievito per dolci
3 uova
500 gr di polpa di zucca
160 gr di zucchero
olio per friggere
zucchero a velo per guarnire

PREPARAZIONE:

lavate e tagliate a meta' la zucca: privatela di semi e buccia, quindi tagliatela a fette spesse un centim. e cuocetela al vapore.
Una volta cotta,mettete la polpa nel mixer aggiungendo lo zucchero,le uova e la scoza d'arancia frullando il tutto.
Versate il composto ottenuto in una terrina e aggiungete farina e lievito.
Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Prendete l'impasto con un cuchiaio che riempirete per circa 1/3 e , aiutandovi con un altro cucchiaio, fatelo cadere in una padella di olio ben caldo, attendete che le frittelle si gonfino,quindi giratele con un mestolo e quando saranno ben dorate su tutta la superficie, toglietele dall'olio e mettetele su di un piatto foderato con della carta assorbente.
Spolverate le frittelle con un po' di zucchero a velo e seevitele ancora calde.

venerdì 14 ottobre 2011

RENATA FERRARI ( PITTRICE)



http://www.ferrarirenata.it/

Se amate la pittura, vi consiglio di visitare il sito su indicato.
Renata Ferrari,nata a Cannobio sul lago Maggiore e residente nel torinese, e' specializzata in figure maschili e femminili.Ha ricevuti molti premi e recensioni eccellenti come quella che vado a riportare:

“L’Artista ha da sempre mutuato l’interesse per la figura maschile e femminile, ponendo l’attenzione al disegno ed alla composizione che cura con zelo quasi accademico, pur conferendo ai soggetti i caratteri personali della sua individualità, massimamente nell’incidenza della luce, quasi sempre radente o laterale, onde ottenere non solo effetti plastici di modellazione costruttiva scultorea, ma anche suggestioni e atmosfere soavi e misteriose. Il plasticismo accentuato dei nudi cede la prorompente sensualità dell’incarnato ad un’atmosfera di lirismo, a volte anche melanconico e commovente, come se l’Artista volesse rammentare agli spettatori che la bellezza e le grazie fisiche sono un aspetto breve e caduco dell’esistenza e che solo l’anima in esse contenuta è il magnifico valore che si proietta nell’armonia e nella perfezione dei corpi : una lezione di etica ed estetica mai sufficientemente ripetuta e compresa”. (Dott. Enzo Papa - giornalista e critico d’arte).

(Per contattarla potete trovare l'e-mail sul sito personale)

giovedì 13 ottobre 2011

CUORI VOLANTI ( romanzi su web)




Il consiglio del giorno e' di visitare il blog :

nimuehblue.tumblr.com/post/11314271180/cuori-volanti-ff-.

Ci potete trovare un sacco di citazioni,video, massime e un romanzo niente male, ambientato nella Parigi dei nostri giorni dove i personaggi principali sono una giovane circense, Nimueh, e Jared( alias Jared Leto dei Thirty Seconds To Mars).
La vicenda e' intrigante, da seguire!!...
Buona lettura!

martedì 11 ottobre 2011

RISTORANTE LA PENTOLA D'ORO SESTO SAN GIOVANNI



Ho una sorella che per qualche anno ha abitato a Sesto San Giovanni,per cui mi e' capitato piu' di una volta di andare a pranzare alla Pentola D'oro.E' un bellissimo ristorante e i proprietari sono molto gentili e affabili.
Il piatto caratteristico del locale e' un primo servito in un’affascinante forma di parmigiano reggiano in fiamma. La cucina soddisfa i palati più esigenti dando cosi’ la possibilità di scelta tra specialità di carne e di pesce (sempre freschissimo), una vasta scelta di paste fresche fatte in casa. (tortelli di zucca, ripieno funghi porcini, tortelli piacentini). Ottimi i dolci fatti in casa, dalla pastiera napoletana alla torta di cioccolato e pere, dalla creme brule alla chantilly. Inoltre tutti i piatti si possono abbinare ad un’ottima seleziona di vini italiani pregiati e non solo.
Consigliato caldamente a tutti coloro che si trovano in zona per lavoro o per vacanza!

martedì 4 ottobre 2011

FLAN DI SPINACI


Ingredienti per 4/6 persone:

500 g di spinaci
25 g di burro
25 g di farina
250 ml di latte
2 uova
2 cucchiai di parmigiano
noce moscata
sale, pepe

Preparazione

Bollite gli spinaci, strizzateli e fateli saltare in padella con uno spicchio d'aglio e un filo d'olio, poi passateli nel mixer. A parte preparate la besciamella (fate fondere il burro, unite la farina e fate cuocere un po',poi aggiungete il latte a filo, il sale e la noce moscata) a cui unirete gli spinaci frullati, le uova, il parmigiano, sale, pepe. Amalgamate tutto per bene e versate l'impasto in degli stampini imburrati. Cuocete a 180° per circa 20 minuti.
Sformateli e serviteli,a scelta, con la fonduta o con una salsa alle acciughe.
Accompagnateli con un bianco fermo ( a me piace il Falerio dei colli ascolani S.P.).

venerdì 30 settembre 2011

LA COMPAGNIA DEL COTONE( per chi ama lavorare a maglia)


Andando a passeggio per il centro,durante il tempo libero,ho scoperto questo negozio : la Compagnia del Cotone.
Si trova in via Mazzini n.44,(Torino) a circa 10 minuti a piedi dalla stazione di Porta Nuova. Il negozio non si nota facilmente da fuori, ma una volta entrati si apre un mondo meraviglioso di colori e di idee. Un posto bellissimo per trovare un regalo particolare. Oltre alla lana, nelle due stanzine troverete qualche vestito originale, sciarpe bellissime, piccoli oggetti per la casa e per il bagno, qualcosa per i più
piccoli ed altro ancora. Tutto fatto a mano naturalmente! Chi vuole fare per esempio dei bijoux in feltro, qui troverà gli elementi già pronti. Un posto fantastico!

lunedì 26 settembre 2011

LA REGGIA DI VENARIA




Cosi' bella che il Re Sole( alias Luigi XIV)invidioso,si fece costruire, sul medesimo disegno, la reggia di Versailles ( Copione!!!)

Chi viene a visitare la reggia in questo periodo,puo' tra le altre cose vedere la mostra:

ABITI DA SOGNO ALLA REGGIA DI VENARIA. Le gioie e i drammi della nostra storia raccontati dai 200 vestiti che hanno fatto lo stile italiano.

domenica 25 settembre 2011

QUA E LA' PER I BLOG


Sfogliando CASA FACILE questo mese, ho letto tra le altre cose di questi blog di cui vado a trascrivere gli indirizzi.Assolutamnete da visitare!! troverete delle cose molto carine!!!

atelierdipilaf.blogspot.com

ilgiardinoprofumato.blogspot.com

anemoneincucina.com

babyccinokids.com

calmeetcacao.com

atelierdipilaf.blogspot.com

UNA GITA AD ASCOLI PICENO




Le Marche sono una regione che non mi era ancora capitato di visitare, e devo dire che sono state una piacevole sorpresa sia per quello che riguarda le specialita' enogastronomiche che per la bellezza dei luoghi.A chi non e' mai stato da queste parti consiglio,in particolare, una visita ad Ascoli Piceno. E' una bellissima citta',una vera scoperta!! Peccato sia poco pubblicizzata a livello turistico, cosi' come sono poco pubblicizzati i vini di questa regione,che nulla hanno da invidiare ai rossi piemontesi o ai bianchi piu' conosciuti, come il Fiano d'Avellino, o l'Arneis delle mie parti.Vi consiglio, se capitate in zona,
una sosta al ristorante RUA DEI NOTARI,situato in pieno centro( Via Cesare Battisti 3-
Ascoli piceno. tel 0736 258393 -cell 345 5123622 -346 1664181 sito www.ruadeinotari.it) E' un locale veramente elegante e con un ottimo rapporto qualita'prezzo.Qui potrete gustare un ottimo fritto all'ascolana, primi con pasta rigorosamente fatta a mano, e dolci da leccarsi i baffi!!(In alto a destra una delle sale del ristorante)

giovedì 15 settembre 2011

LIBRI DA LEGGERE


HO SPOSATO UN DEFICIENTE

* Carla Signoris
* Comicità
* Rizzoli
* 2008
* David Frati
* Libri


Lui si alza spesso di notte, e ovviamente per accendere l'abat-jour tira giù tutto quello che c'è sul comodino facendo un gran fracasso. Lui sviene mentre gli fanno un semplice prelievo del sangue e macchia le scarpe nuove scamosciate color ghiaccio tipo mattatoio. Lui non sa vestirsi e se d'inverno si salva grazie al monocolore nero, d'estate sfoggia improbabili accostamenti e mutande ascellari. Lui si dà arie da espertone del design e impone alla casa deliri architettonici rigorosamente non funzionali. Lui quando prepara il brasato ai carciofi – peraltro buonissimo – lascia la cucina in condizioni tali che sembra ci sia esplosa una bomba atomica. Lui quando generosamente si propone di aiutare i due figli nei compiti, i ragazzini scappano in camera loro terrorizzati perché sanno che dopo cinque minuti, al primo apostrofo sbagliato, attaccherà un barbosissimo comizio sui mali della scuola italiana. Lui pretende che il secondogenito giochi a calcetto anche se il pargolo non vorrebbe e si scatena in imbarazzanti performance sugli spalti quando lo accompagna alle partite. Lui, insomma, è un deficiente, cioè un marito e un padre come quasi tutti...

La vita coniugale di due protagonisti della satira e della comicità italiana come Carla Signoris e Maurizio Crozza non poteva non essere divertente, e infatti lo è. Sarà pure un luogo comune questo delle differenze tra uomo e donna nella vita domestica, ma se fa ridere da millenni qualcosa vorrà pur dire. Nel caso del libro della Signoris c'è l'ingrediente in più del voyeurismo nei riguardi della sfera privata di una coppia (moderatamente) famosa, e quindi la lettura scorre via veloce e indolore, interrotta solo qua e là per correre dal coniuge e condividere (leggi: rinfacciargli/le) questo o quel passaggio. Inattesi e un po' incauti i parallelismi tra famiglia Crozza e Fantastici Quattro (probabilmente oscuri per la quasi totalità del pubblico femminile), davvero spiritoso il sottotitolo “Dietro ogni uomo c'è sempre una donna che alza gli occhi al cielo”: “mentre sta al telefono con le amiche”, aggiungiamo noi...
(da 'IL MANGIALIBRI)

domenica 11 settembre 2011

BRITISH LONG HAIR


Se avete intenzione di acquistare un gatto e cercate un animale socievole e coccolone che adora giocare con bimbi e adulti , questo e' il gatto che fa per voi.
La nostra cucciola e' con noi da un mese ed e' un vero spasso averla!!
E' il nostro bijou!!...
Ed ora qualche notizia in merito alla razza:

Pelo
Semilungo
Taglia
Medio/Grande
Origine
Gran Bretagna

Questa razza ha origine dalla necessità degli inglesi di presentare un’esemplare che potesse contrapporsi agli esemplari esotici nelle mostre. Decisero quindi di incrociare gatti inglesi comuni con i persiani a pelo lungo.Inizialmente, diedero origine ad esemplari a pelo corto, i British Shorthair, incrociando i cuccioli a loro volta, raddoppiava il gene del pelo lungo, portando a compimento l’intento di realizzare il British Longhair. Esso mantiene tutti gli standard del British Shorthair ma differisce chiaramente per le caratteristiche del pelo.

Tranquillo, equilibrato e socievole, passa ore e ore dormendo ma ama molto anche essere coccolato e accarezzato. Da giovani sono molto giocherelloni come tutti i gatti, mentre da adulti sono meno attivi e la loro presenza in casa è molto discreta. Si adatta bene alla convivenza con altri gatti e con i cani. Grazie al carattere docile, convive facilmente con i bambini. E' un gatto adattabile, sia in campagna che in città.

Il British Longhair è caratterizzato da una grande varietà di colori e tipi di mantello Il più comune e noto rimane comunque il blu (colori uniformi, Multicolori, Tortie, Tigrati, Argentati, Colourpoint ecc.)

sabato 10 settembre 2011

VINI ROSE'


Per chi ama i vini rose'( come me) eccone uno assolutamente da provare:

PRIMAE LUCIS rose' brut: spumante rosato.

( Presentazione dalla rivista :IL MIO VINO)

Uve: Montepulciano (vitigno autoctono).
Zone di produzione: colline della provincia di Chieti.
Composizione dei terreni: terreni dall’impasto esclusivo e condizioni microclimatiche che variano dal pede-montano del Monte Maiella, alle dolci colline fino a giungere all’alta fascia della costa adriatica. Terreno calcareo - argilloso a falde.
Altimetria: 120-270 m. s.l.m.
Esposizione: Sud, Sud-Est.
Sistema di allevamento: filare a cordone speronato e pergola abruzzese.
Densità ceppi/ha: densità media 3500
Resa ettolitri di vino per ettaro: 65
Epoca di vendemmia: fine Settembre, prima decade di Ottobre.
Vinificazione: dopo pigiatura soffice, le uve sostano per un breve periodo a bassa temperatura favorendo la dissoluzione degli aromi nel mosto e l’ottenimento del tipico colore rosé “buccia di cipolla”. Il
mosto, base spumante, così ottenuto viene posto a fermentare in autoclave, dove è stata preparata la base dei lieviti selezionati. La fermentazione si completa in 60-80; dopo la presa di spuma lo spumante sosta sui lieviti per un successivo periodo, per elevarne le caratteristiche organolettiche.
A seguire si effettua la stabilizzazione tartarica refrigerandolo a bassa
temperatura e si procede all’imbottigliamento isobarico.
Fermentazione: in serbatoi di acciaio inox (autoclavi).
Vista: brillante, rosato buccia di cipolla, con perlage fine e persistente.
Olfatto: sentori di rosa, ciliegia e frutta rossa, con una punta di speziatura, note di crosta di pane.
Gusto: armonico, persistente, brioso in bocca, si sente una piacevole
sensazione acidula dovuta all’anidride carbonica e delle gradevoli
sensazioni di amarena e di ciliegia. Ha un finale lungo e porta con sé delle leggere note amaricanti.
Gradazione Alcolica: 12,5% Vol
Temperatura di servizio: 8/10°C
Abbinamenti: perfetto con crostacei, crudi e zuppe di pesce anche molto speziate. Si abbina bene con la pizza e con i salumi: dal culatello alla mortadella. E’ un vino da degustare a 360 gradi in qualsiasi occasione e contesto. Ottimo come aperitivo, tanto da essere definito “il principe dell’happy-hour”.

Da provare!! Non vi deludera'...

CHICCHE DAL WEB


Navigando, navigando ho scoperto un sito che sara'un piacere visitare soprattutto per chi ama lavorare a maglia e vuole consigli per la cosmesi:
/www.bauledellanonna.info/starbene/
E' una vera chicca !!

martedì 6 settembre 2011

IN GIRO PER LA PROVENZA



Ogni tanto io e mio marito facciamo qualche capatina in Provenza, una regione che entrambi adoriamo, e una delle ultime volte che ci siamo stati abbiamo scoperto e visitato l'abbazia di Senanque...

Arrivando da tortuosa stradina che gira intorno alla montagna si apre una vista spettacolare, l’abbazia cistercense immersa e circondata dai campi di lavanda.
È uno degli esempi più affascinanti di architettura monastica, fondata nel 1148, che vanta un bellissimo dormitorio, una bella chiesa e un grazioso chiostro. Qui il silenzio e la pace regnano sovrani, così circondati dalla natura.
Da non perdere il piccolo negozio di prodotti realizzati dai monaci.
Consiglio quindi a chi si sta preparando a partire per visitare quei luoghi di ritagliarsi un po' di tempo per passare di la'...
Se poi ci si vuole spingere sino a Fontaine de Vaucluse ci si puo' fermare per pranzo o per cena da: AU FIL DU TEMPS,
un ristorante di grande freschezza su una piazzetta dove gorgoglia la fontana, di fronte alla chiesa. Cucina gustosa e raffinata che esalta i prodotti del territorio.
Noi ci siamo stati e ci siamo trovati bene!!
(In alto la foto di Fontaine de Vaucluse).

domenica 4 settembre 2011

PLANET FUNK


Venerdi' sera sono stata per la prima volta a un concerto dei PLANET FUNK.Per me sono stati una scoperta perche' e' un gruppo che non avevo praticamente mai seguito, ma sono veramente bravissimi!!!
Per chi non li conoscesse ancora ecco un po' di storia...

Il gruppo è nato dalla fusione tra la vecchia formazione dei Souled Out (Alessandro Sommella, GiGi Canu e Sergio Della Monica), nota nei primi anni novanta per il successo internazionale dell'album omonimo, registrato presso gli studi londinesi della Sony, e del singolo Shine on, prima pubblicazione internazionale della storia della casa discografica Sony in Italia, ed i Kamasutra, ovvero Marco Baroni ed Alex Neri.

Planet Funk era il titolo di un brano realizzato dallo stesso Neri. I Souled Out avevano prodotto diversi brani all'estero, con ottimi riscontri commerciali. Uno di questi si intitolava Stuck on love ed era cantato da Dee Lewis. Il brano fu uno dei maggiori successi radiofonici e in pista da ballo, negli anni 80.

Nel 2002, con l'album Non Zero Sumness, che contiene i singoli Chase The Sun, Inside All The People, The Switch, Who Said, Paraffin, il gruppo ha raggiunto il successo, coronato dagli Italian Music Awards e dall'assegnazione del disco d'oro per le vendite dell'album, prodotto anche nella versione Non zero sumness plus one, che contiene un pezzo (One Step Closer) realizzato in collaborazione con i Simple Minds, ma più che altro è una versione vocale della prima traccia dell'album, Where Is the Max. Il team dei Planet Funk è stato convocato anche da altre band internazionali per remixare alcuni brani del loro repertorio.

L'album The illogical consequence è stato preceduto, nel 2005, dal singolo Stop me, colonna sonora dello spot televisivo della Coca Cola. Nell'autunno 2006 esce il loro terzo album, Static. Il brano di maggior successo della band è probabilmente il singolo "Who said" dove a cantare è Dan Black, leader dei The Servant. All'inizio del 2009 esce il nuovo singolo del gruppo, intitolato Lemonade, che vede un ritorno al sound misto di elettronica e rock che ha dato successo e fama al gruppo.

Il 5 giugno 2009 è uscito il loro nuovo singolo Grazie in collaborazione con Pier Cortese.

Il loro studio di registrazione personale si trova a Napoli, nel quartiere Posillipo.

Dopo anni di astinenza dagli studi di registrazione, nel 2011 incidono il nuovo singolo Another Sunrise che vede il debutto del nuovo cantante Alex Uhlmann e che è anche colonna sonora del nuovo spot della Hyundai i20 Sound Edition. Another Sunrise è il primo singolo estratto dal nuovo album "The great shake" in uscita a settembre 2011, con la partecipazione anche di artisti del calibro di Jovanotti.

Nel 2011 il gruppo partecipa agli Hyundai Music Awards con il singolo Another Sunrise. Nello stesso anno prendono parte agli MTV Days 2011.
[modifica] Influenze

Le maggiori influenze del gruppo sono Depeche Mode, Gary Numan, Pink Floyd, The Alan Parsons Project, King Crimson, The Police, i Clash di London Calling e Combat Rock, Stevie Wonder, Brian Eno, Underworld, Leftfield, Cocteau Twins, New Order e Daft Punk.
[modifica]

martedì 30 agosto 2011

UNO DE LIBRI PIU' DIVERTENTI CHE ABBIA MAI LETTO



ZIA MAME, il romanzo per un' estate da ridere

PRIMA PAGINA(RECENSIONE)
QUANDO (nel 1955) Zia Mame di Patrick Dennis venne pubblicato negli Stati Uniti, vendette due milioni di copie (oggi sarebbero almeno cinque), e rimase per 122 settimane nelle classifiche dei best seller. Mi auguro che un successo simile bened i c a l ' e d i z i o n e i t a l i a n a (Adelphi, a cura di Matteo Codignola, pagg. 380, euro 19,50). Zia Mame incanta, seduce, diverte sia i lettori colti sia la grande massa dei cosiddetti lettori comuni. Da molti anni non ridevo tanto. Patrick Dennis abolisce (sembra abolire) tutto ciò che è pensiero, sentimento, dolore;e si abbandona a una grandiosa esaltazione e glorificazione del comico, come se nulla d' altro esistesse nella vita. Quasi sempre i libri che fanno ridere sono belli: perché il riso è una delle massime divinità dell' esistenza e della letteratura. Qui sono presenti quasi tutte le forme del comico: il rabelaisano, il dickensiano, la farsa, il vaudeville, il film con le torte in faccia, sebbene quella dickensiana sia di gran lunga preponderante. Ora Zia Mame è una torta di marzapane, piena di liquorie di marmellate: una torta pesantissima, che all' improvviso balza nell' aria e vola velocissima e senza peso. Ora è un timido squillo: il riso sembra vergognarsi di sé stesso, e poi si scatena, viola qualsiasi limite, e ci lascia esausti e con gli occhi pieni di lacrime. Patrick Dennis ama moltissimo le chiacchere dei suoi personaggi: i dialoghi dissennati, che non finiscono mai; i passi dove la lingua è più mobile, vivace ed assurda. "Grandi sorsate di parole sono per lui" (Chesterton lo diceva di Dickens) "come grandi sorsate di vino, pungenti e rinfrescanti". "Quando racconta, continua a parlare: pensa che il racconto sia una forma superiore di conversazione, e cerca di comunicarci l' estro della parola parlata, il suo vagabondare, perdersi, dimenticarsi, esplodere. Sebbene non lo dica mai chiaramente, cerca di persuadere i suoi lettori che la vita è una cosa infinitamente allegra, lieta e festosa. Sa benissimo che è una menzogna: molto di rado la vitaè lieta,e non lo fu certo per lui, se andò a finire in un ospedale psichiatrico. Ma, per tutto il libro, perseverò eroicamente nella sua menzogna, facendo sobbalzare ogni forma di riso. Fino ad oggi, certo per mia colpa, non avevo mai sentito parlare di Patrick Dennis. In realtà, aveva un nome molto più pomposo, Edward Everett Tanner III, che lo faceva assomigliare ad un imperatore del Sacro Romano Impero. Lui lo sveltì e lo alleggerì. Non era quel che si chiama uno scrittore di professione: non apparteneva al corteo di geni che da Omero conduce sino a Proust e a Kafka. Era una di quelle figure pittoresche, così frequenti negli Stati Uniti, che vivono contemporaneamente nel mondo dell' editoria, del teatro, del giornalismo, della letteratura e del cinema, e sembrano badare soltanto a far soldi. Solo che, per lui, fare soldi era una cosa estremamente seria e grave, ed impegnava il suo grande talento e la sua cultura. Dopo aver combattuto in Italia nella seconda guerra mondiale, Patrick Dennis entrò in un' agenzia letteraria, dove preparava schede di lettura. Lavorò per una piccola casa editrice. Scrisse, a nome di altri, romanzi e raccolte di aneddoti. Preparò articoli serissimi per una rivista serissima come Foreign Affairs, e un libro sulle tattiche del comunismo. Quando scrisse Zia Mame, il libro venne rifiutato da diciannove editori, che lo giudicavano invendibile, e che dovettero ricredersi amaramente quando rimase per più di due anni nella classifica dei best seller. Trasformato in commedia, e interpretato a Broadway da Rosalind Russell, Zia Mame ebbe un grandissimo incasso. Poi Dennis compose l' autobiografia di una diva del burlesque, del muto, di Broadway e di Hollywood, col titolo Belle Poitrine; e Genius, dove si prese gioco dei film troppo colti. Tentò il suicidio: venne ricoverato d' urgenza in un ospedale psichiatrico: si diede il nome di Psychopatrick: si trasferì a Città del Messico, gestì una galleria d' arte, e finalmente fece il maggiordomo, certo squisito e competentissimo, col nome di Edward Tanner. Quanto mi sarebbe piaciuto vederlo. * * * Sullo sfondo di Zia Mame, appare la fine degli anni venti: quel periodo folle e leggendario, che Dennis rievoca con grande fedeltà e precisione. Tutti, allora, erano (o sembravano) ricchi: tutto era ostentata e smisurata ricchezza; ma questo eccesso di vita e di oggetti assume, nel libro, una graziosa e futile leggerezza. Era il mondo di Zia Mame, che ne trasse il suo nutrimento. Ora Zia Mame ci appare come una signora dagli occhi sfavillanti, avvolta in una mantella spagnola, e con una rosa dietro l' orecchio: ora come una bambola giapponese, coi capelli cortissimi, la frangetta dritta che lambisce l' arco accentuato delle sopracciglia, con un abito di seta a ricami d' oro, pantofoline d' oro, e unghie lunghissime coperte da un delicato smalto verde acqua: ora indossa un abito scarlatto e ha i polsi avviluppati in spire di braccialetti indiani; ora sembra una romantica Signora del Sud, con organza e balze, crinolina e orchidee. Passa la giornata in un turbine di acquisti, intrattenimenti, feste in casa e fuori, adeguati alla rutilante moda dell' epoca: sempre a teatro, specialmente nei teatri sperimentali,o a cene offerte da signori molto à la page, o in gallerie di statue e dipinti quasi incomprensibili. Zia Mame è incantevole. Dal principio alla fine del libro, incanta l' autore, che a tratti si confonde con lei, le domestiche nere e irlandesi, i bambini, i vecchi, gli americani del Nord e del Sud, gli stranieri e, naturalmente, incanterà tutti i lettori. Nessuno resiste al suo fascino. Appena la vede, ciascuno cade ai suoi piedi come una vittima indifesa, e farebbe qualsiasi sacrificio per lei. E' polimorfa. Recita col massimo estro tutte la parti possibili, tranne quella della donna virtuosa. Non sta mai ferma: si agita, si sposta: è quasi sempre allegra e ridente; ma, se piange, uno non riesce ad immaginare che un corpo umano possa contenere tante lacrime. Adora gli altri esseri umani; ed è sempre prontissima ad abbandonare la propria vita per gettarsi a capofitto in quella di un altro. Come Patrick Dennis, chiacchera in modo insaziabile. Impersona la parte della vittima innocente, meglio ancora dell' innocente brutalizzata, mentre macchina di nascosto le più efferate malvagità. Nessuno direbbe che è candida o ingenua: eppure lo è; e proprio questo candore e una generosità commovente la legano per sempre a tutti coloro che incontra. Quando esplose la grande crisi del 1929-1930, Zia Mame non aveva mai fatto niente: salvo lavorare come ballerina di fila in un riadattamento della rivista Chu Chin Chow. Colla crisi perse tutto. Di buona o cattiva voglia, dovette lavorare (cosa terribile) e lo fece con lo spirito, i successi e le catastrofi di Edward Everett Tanner III. Venne assunta a Vanity Fair: diventò lettrice di un editore: si occupò di decorazioni d' interni in stile rococò: divenne una f e r v i d a s o s t e n i t r i c e d e l Bauhaus: aprì un punto vendite, "dedicato a tutto ciò che è coraggioso, sperimentale, elettrizzante, nuovo, moderno": lavorò come vendeuse di vestiti: aprì un locale estremamente esclusivo, con uno chef francese, un' orchestra inglese, un portiere irlandese, un capocameriere italiano e una ballerina spagnola; vendette porta a porta pentole d' alluminio: si impegnò come segretaria di un venditore di stringhe: scrisse una tragedia greca in trenta scene, con un coro di duecento voci; vendette pattini nel reparto giocattoli di un grande magazzino. Infine sposò un bellissimo gentiluomo del Sud, Beauregard Jackson Pickett Burnside, che discendeva da quattro generali sudisti, e possedeva petrolio texano, zucchero di Cuba, moltissime azioni a New York, e miniere in Canada. Per la gioia dei suoi lettori, le avventure di Zia Mame non finiscono qui. Non oserei mai raccontarle tutte. La vediamo per l' ultima volta vestita da principessa indiana, con un sari elaboratissimo, i capelli color pervinca, molto kohl intorno agli occhi, e un segno di casta sulla fronte. Non sappiamo cosa farà: forse si incarnerà in altre zie Mame, immaginate da altri scrittori. Certo non morirà mai, immortale come Shahrazade: mentre Edward Everett Tanner III, ovvero Patrick Dennis, era morto nel 1976, a soli cinquantasei anni, "facendo conversazione". - PIETRO CITATI

L'ho letto d'un fiato e consigliato a tutte le mie amiche. Non abbiamo mai riso tanto!!...

domenica 28 agosto 2011

LA LEGGENDA DI MORGANA


Questa e' la leggenda legata al fenomeno di cui parlavo prima!..........

Questo avvenne al tempo dei conquistatori, quando i barbari scendevano in orde compatte e travolgenti verso i paesi del sole. Un'orda di questi conquistatori, dopo avere attraversato tutta la penisola, giunse al mare Ionio e si trovò davanti allo stretto che divide la Sicilia dalla Calabria. A pochi chilometri, sull'altra sponda, un'isola incantevole sorgeva, con le sue spiagge coperte di aranci e di ulivi, con un gran monte fumante - l'Etna - e una terra ubertosa e ricca. Come fare a raggiungerla? Il Re barbaro la contemplava cupidamente, stando in groppa al suo cavallo, ma davanti al mare si trovava impotente. Egli non possedeva neppure una barca: quella terra per lui era perciò irraggiungibile. Improvvisamente una donna meravigliosamente bella gli apparve davanti e gli rivolse cortesemente la parola: - Vedo che guardi con rammarico quella bella isola, la vuoi? Ecco che io te la do con le sue città, con le sue campagne profumate e coi suoi monti che vomitano fuoco. Guardala, è a due passi da te. Era d'agosto, il cielo e il mare erano senza una bava di vento, e una leggiera nebbiolina color di opale velava l'orizzonte. Improvvisamente, a un cenno della donna, una cosa miracolosa apparve agli occhi del barbaro. La Sicilia era li a due passi da lui. Guardando nell'acqua egli vedeva nitidi, come se potesse toccarli con le mani, i monti dell'isola coperti di olivi, le spiagge tutte verdi di aranci e di limoni, le vie di campagna con gli asinelli che vi camminavano, il porto di Messina con le navi, le vele, i carichi sui moli e perfino i marinai che scaricavano le merci. Con un grido di gioia il Re barbaro balzò giù da cavallo e si buttò in acqua, sicuro di poter raggiungere con due bracciate l'isola desiderata, ma l'incanto si ruppe, e il Re affogò miseramente. Quella visione era un miraggio, un giuoco di luce della bella donna sconosciuta, che altri non era se non la fata Morgana. E il fenomeno si ripete ancora oggi nei giorni calmi e limpidi di estate. Spesso in agosto e nelle calme albe settembrine, nelle acque della riva di Reggio si vede specchiato, limpido e preciso, il litorale siciliano con le case, le piante, i giardini, le navi e perfino gli uomini che lavorano nelle cale del porto.

I GIORNI DELLA FATA MORGANA



Questa settimana ho scoperto l'esistenza di un fenomeno atmosferico che si verifica da noi in Italia e di cui non avevo mai sentito parlare!
Leggete qui che roba!!

Fenomeno dell Fata Morgana.

Molte volte si sente parlare del fenomeno della Fata Morgana, ma che cos’è precisamente? Il fenomeno della fata Morgana è un miraggio che si verifica sullo Stretto di Messina, specialmente durante il periodo estivo. Quando si manifesta, un osservatore vede i contorni del territorio posti al di là dello Stretto deformati, ingranditi e fluttuanti nell’aria. Tra l’altro, variando di continuo le condizioni fisiche che inducono il fenomeno, le forme osservate cambiano aspetto continuamente, conferendo al paesaggio un’aspetto surreale.

Come si genera? Il fattore chiave alla base del fenomeno è l’indice di rifrazione dell’aria. Le condizioni più propizie allo sviluppo del fenomeno si verificano durante l’estate quando, uno strato d’aria molto caldo sovrastante le acque dello Stretto di Messina, viene sormontato da uno più freddo con proprietà ottiche differenti. Nella superficie di discontinuità si genera allora una variazione dell’indice di rifrazione che altera il percorso dei raggi luminosi in modo tale da rendere deformata ed irriconoscibile l’immagine dell’oggetto originario.
E'stato un mio cliente di origini calabresi a raccontarmi di questo strano fenomeno.Mi diceva che a lui e' capitato due o tre volte nell'arco degli anni di trovarsi a Reggio Calabria nei giorni della fata Morgana, e di vedere, quindi, le persone che passeggiavano a Messina come se fossero li' davanti a lui!!
Che dire??!! Il prossimo anno le vacanze le prenoto da quelle parti!!

lunedì 15 agosto 2011

Budino alla menta con scaglie di cioccolato


Per chi come me ama la menta , ecco la ricetta per un budino delizioso!!

Ingredienti :

1/2 litro di panna fresca
1 bicchiere di sciroppo di menta
3 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di fecola
2 fogli di gelatina
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte intero
50 gr di cioccolato
foglioline di menta


Mettere i fogli di gelatina ad ammollare in acqua
Scaldare in un pentolino la panna con la vanillina
In una ciotola a parte mescolare la fecola , lo zucchero e il latte
Aggiungere lo sciroppo di menta e unire questo composto alla panna
Far cuocere 10 minuti
Togliere dal fuoco e unire la gelatina strizzata
Versare il composto in stampini da budino
Mettere in frigo per almeno 3 ore
Sformarli in piattini da dessert, decorare con scaglie di cioccolato
e foglioline di menta

GELATERIA GROM


Se vi capita di venire a Torino, per vacanza , per studio o per lavoro, qualunque sia la motivazione non dovete assolutamente mancare una visita alla gelateria GROM!

Il gelato di grom è spettacolare! Ogni mese vengono proposti gusti diversi, d'inverno si può bere la cioccolata calda e d'estate si possono gustare delle granite fenomenali. Assolutamente da provare la Crema di Grom e i gusti alla frutta. Da non perdere il gusto del mese, sempre diverso e sempre squisito!

Potete trovare GROM in Piazza Paleocapa, nei pressi di Porta Nuova, in via Garibaldi e in via Cernaia.
(nella foto la gelateria di via Garibaldi).

L'AMETISTA



Il viola è stato considerato a lungo un colore regale, e probabilmente per questo l’ametista è stata così fortemente richiesta nel corso della storia. Le ametiste pregiate si trovano nei gioielli della Corona Reale Britannica ed erano anche le favorite di Caterina la Grande e dei reali Egiziani.
L’ametista si trova nelle miniere del Brasile, Uruguay, Bolivia e Argentina, cosi come in Zambia, Namibia ed altri paesi africani.

La leggenda sull’origine dell’ametista deriva dai miti greci. Dioniso fu un giorno offeso dagli insulti di un semplice mortale e giurò di vendicarsi sul primo mortale che avesse incrociato sul suo cammino, e creò delle tigri feroci. Nulla sospettando, passò Ametista, una bellissima fanciulla che andava a pagare il suo tributo alla dea Diana. Diana trasformò Ametista in una statua di quarzo puro e cristallino per proteggerla dagli artigli feroci. Dioniso, alla vista della bellissima statua pianse lacrime di vino per il rimorso. Le lacrime del dio macchiarono il quarzo di viola, creando la gemma che noi oggi conosciamo.
La parola Greca “amethystos” può essere letteralmente tradotta “non ubriaco” L’ ametista era considerata un forte antidoto contro l’ubriachezza, ed è questo il motivo per cui spesso i calici di vino erano intarsiati nell’ametista: la gemma simboleggia ancora la sobrietà.

Proprietà dell'Ametista
Detta anche pietra benefica è simbolo di temperanza e umanità, controlla i cattivi pensieri, acuisce l’intelligenza, sviluppa il senso degli affari e rende sobri.
Rafforza l’animo di chi la indossa, aiuta a sconfiggere paura e fobie, dona uno spirito allegro e una bella carnagione.
L’Ametista appartiene alla famiglia dei quarzi.
Le si attribuiscono dei poteri soprannaturali, é un talismano simbolo di fortuna e forza, protegge dalla malasorte, dalla nostalgia verso il paese natale, e dalle ubriacature.

L'Ametista è la Pietra Portafortuna di: leone e pesci

LONDRA



Siete in partenza per Londra e non sapete cosa visitare per prima? Vi consiglio subito la visita ai gioielli della corona. Meravigliosi!! Vale la pena andare a Londra solo per vederli!!

Ed ora un po' di storia...

Con il termine gioielli della corona (in lingua originale Crown Jewels) si intende la collezione reale di gioielli, monete e vestiti della Corona inglese. In particolare la collezione si concentra nelle corone, scettri, spade, tuniche Colobium Sindonis e tanto altro ancora. L’importanza e il valore di questi gioielli è tale da essere considerati tra i maggiori tesori esistenti (e mai esistiti) al mondo.

I gioielli sono custoditi nella celebre Torre di Londra, uno dei monumenti più famosi della capitale e uno dei capisaldi della storia inglese.

I gioielli, oggi, conservati nella Torre risalgono al periodo successivo alla restaurazione degli Stuart, in quanto parte di essi è andata persa durante il governo di Oliver Cromwell. La collezione più antica di gioielli era infatti rappresentata dal tesoro del periodo anglo-sassone di Giovanni Senza Terra (John Lackland ) nel XIII secolo.

È inoltre noto che nel 1303 i gioielli furono portati in custodia nella Torre successivamente alla loro rapina nell’Abbazia di Westminster. Dopo un altra rapina ad opera del noto Thomas Blood i gioielli vennero custoditi in una parte della Torre conosciuta con il nome di “Jewel House” che ne garantiva la difesa armata. Da allora i gioielli della corona risiedono nella Torre di Londra.

Nella parte oggi conosciuta come ‘il salone d’ingresso’ si ammira la collezione rappresentata dalle mazze e dalle spade di Stato e di Giustizia, ordini cavallereschi e altre decorazioni di Stato.

Proseguendo verso la parte bassa della Torre, in quello che è il ‘sotterraneo’ troviamo la collezione di maggior prestigio come la Corona Imperiale del 1937, un magnifico esemplare di oltre 2700 diamanti accompagnato da centinaia di perle e zaffiri, smeraldi e soprattutto dal celebre diamante ‘la piccola Stella d’Africa’ di 317 carati, anche conosciuto con il nome di Black Prince's Ruby. La corona è indossata, per tradizione, durante la conclusione della cerimonia di incoronazione, oltre che per l’inaugurazione annuale del Parlamento inglese.

Altri gioielli importanti presenti includono la corona della regina madre moglie di Giorgio VI (e madre dell’attuale Elisabetta II), nota per includere il famoso diamante Koh-i-Noor (del 1937), la grossa corona di St Edward del 1661, che si presenta, splendida, in oro, disegnata con croci e fiori di lilla, con due arcate superiori, e ricoperta di 444 pietre preziose. Anch’essa usata per diverse incoronazioni, è tuttavia ritenuta troppo pesante per essere sopportata a lungo.

Le regine consorti, come è noto, indossano generalmente la celebre Corona di Maria di Modena, che fu consorte di Giacomo II d’Inghilterra, la cui corona dell’incoronazione è andata distrutta, mentre la Corona di Stato e il diadema sono invece custoditi nella Torre.

Uno dei gioielli più preziosi custoditi nella Torre, è senza dubbio, lo Scetro del Sovrano con la Croce (Sceptre with the Cross, del 1661), conosciuto anche con il nome di Scetro di St Edward e noto per includere il più grande diamante esistente al mondo (530 carati), la Grande Stella d’Africa. Lo scettro fu originariamente creato per l’incoronazione del re Carlo II nel 1661 e successivamente ridisegnato a seguito della scoperta del grande diamante Cullinan, di ben 106 grammi e a 530 carati.

Tra i gioielli più antichi esistenti nella Torre di Londra, troviamo il noto cucchiaio dell’unzione del XIII secolo, l’ampolla dell’unzione del XIV secolo e la saliera della regina Elisabetta I del 1573.

Tante e ancora numerose le collezione del tesoro della regina alla Torre di Londra. Una loro visita costituisce tappa obbligata per tutti coloro che si recano a Londra, per piacere culturale o per esperienza di vita. Rimarrete esterrefatti ed emozionati nell’ammirare la bellezza di questo tesoro senza prezzo.

Mentre siete in citta', oltre all' abbazia di Westminster e la cattedrale di Saint Paul,( e per chi e' appassionato di musei, il museo di scienze naturali),dovete assolutamente visitare il famosissimo museo delle cere! Spettacolare!!
Il biglietto d'ingresso e' un po' caro ma poco importa, tornerete a casa con un bellissimo ricordo...